La sede dei processi nervosi e decisionali: il distretto cranio-sacrale
Il distretto cranio-sacrale è forse l’area più importante curata dall’osteopatia, in quanto rappresenta il fondamentale collegamento tra visceri, scheletro e sistema nervoso centrale. La terapia manipolativa cranio-sacrale consiste nell’applicare leggere pressioni sulla colonna vertebrale e sulle ossa del cranio, pressioni che sono in grado di influenzare il funzionamento dell’organismo; infatti, come esplicato dai concetti fondamentali dell’osteopatia, tutti i sistemi e le strutture sono intimamente e strettamente collegati, tanto che una perturbazione o uno squilibrio possono agire a distanza causando la comparsa di sintomi patologici. La terapia cranio-sacrale può agire a diversi livelli ed è la soluzione a numerosi disturbi, oppure può donare sollievo ai sintomi di alcune patologie trattate in contemporanea dalla medicina convenzionale.
Il distretto cranio-sacrale può essere trattato per risolvere molti problemi, tra i quali si possono annoverare lo stress, la postura scorretta, i problemi viscerali, le patologie endocrine, le sintomatologie muscolo-fasciali e la respirazione. Non solo: anche problemi di linguaggio, di articolazioni, di equilibrio e psichici (come la depressione) possono essere trattati con la terapia cranio-sacrale. La mobilizzazione praticata dall’osteopata è particolarmente importante in quanto agisce direttamente sul sistema nervoso: si tratta di un approccio delicato ma dall’azione profonda e riequilibrante, che favorisce la risposta immunitaria, il benessere e l’omeostasi. Su quali soggetti può essere praticata la terapia sul distretto cranio-sacrale? Tutti possono beneficiare di questo approccio che, grazie alla sua natura delicata e rilassante, è adatto anche a neonati ed anziani.
Quali patologie può trattare la terapia osteopatica cranio-sacrale?
Ecco che cosa può aiutare a gestire il trattamento osteopatico cranio sacrale:
- emicrania e cefalea, traumi al cranio, vertigini
- sindromi dolorose croniche (mal di schiena, lombalgie, sciatalgie)
- problemi del linguaggio e della parola
- problemi di coordinazione e di apprendimento
- difficoltà digestive
- problemi motori e ortopedici
- coliche addominali
- patologie del sistema nervoso centrale e periferico
- stress, ansia, depressione, disturbo da stress post-traumatico
- problemi delle articolazioni del collo e della mandibola
- problemi neuro-vascolari, nevralgie
- problemi del post-operatorio e post-partum
Dopo aver accuratamente compilato l’anamnesi del paziente e dopo un colloquio preliminare, l’osteopata deciderà come intervenire a seconda delle caratteristiche del paziente. La manipolazione cranio-sacrale prevede un tocco molto intimo e leggero, che entri in contatto con il ritmo biologico che caratterizza il distretto cranio-sacrale, riportandolo alle condizioni originarie e rimuovendo gli eventuali impedimenti che bloccano la naturale omeostasi dell’organismo, come specificato qui. La terapia cranio-sacrale si basa soprattutto sui movimenti del liquido cefalorachidiano (o liquor), un fluido che mette in comunicazione le diverse strutture del sistema nervoso centrale, proteggendolo e nutrendolo. La singola seduta dura circa 40 minuti e la successiva seduta dovrà essere distanziata di qualche giorno, in modo da dare tempo all’organismo di rispondere alle stimolazioni subite.
Data l’importanza di questo distretto dell’organismo, la cui manipolazione è estremamente delicata, è importante rivolgersi sempre a personale specializzato e adeguatamente formato (osteopati diplomati cioè O.D.); diffidate sempre da chi propone fantomatici “massaggi cranio-sacrali” senza essere in possesso di certificazioni ufficiali e senza essere membri del ROI o del ROCS. Affidarsi a persone non formate, che non sanno ciò che stanno facendo, può non solo essere inutile ai fini della terapia, ma addirittura dannoso.