Cos’è il colpo di frusta
Si definisce colpo di frusta (o colpo della strega) una sollecitazione acuta del rachide cervicale dovuta ad una improvvisa accelerazione seguita da una decelerazione, con un movimento estensivo della testa della tipologia “a frusta” che trasferisce una grande quantità di energia alle strutture interessate in un lasso di tempo brevissimo.
Come è universalmente noto il colpo di frusta è tipico degli incidenti stradali, soprattutto dei tamponamenti, ma non è una loro caratteristica esclusiva, in quanto può potenzialmente verificarsi anche in altre situazioni: urto violento contro un ostacolo, incidenti sportivi, cadute e scivolate. Molte persone non sanno però che anche se il sintomo doloroso interessa specialmente l’area cervicale con vertigini, nausea, dolore e difficoltà a girare la testa, la situazione che si viene a creare è estremamente complessa.
Tutto l’asse cranio-vertebrale è interessato dal trauma e si possono quindi verificare blocchi nella mobilità delle vertebre toraciche, del bacino e dell’osso sacro.
In genere si osservano due forme di colpo di frusta: se il soggetto ha avuto il tempo di prepararsi al trauma ad esempio irrigidendo i muscoli del collo allora il trauma è meno grave perché i muscoli hanno assorbito parte dell’energia trasferita, se invece il colpo è stato improvviso ed inaspettato possono essersi verificare lesioni più profonde in quanto ossa, legamenti e strutture di sostegno assorbono l’energia cinetica meno efficacemente del muscolo.
L’intervento dell’osteopata sul colpo di frusta
Il trattamento del colpo di frusta deve essere il più possibile multidisciplinare, partendo dalla diagnosi medica subito dopo il trauma e dalla risoluzione delle problematiche acute (radiologia ove necessario, farmaci antidolorifici e antinfiammatori, collare ortopedico, riposo). Una volta risolto il sintomo acuto, entrano in gioco fisioterapista ed osteopata: il trattamento, naturalmente, varia da paziente a paziente, ma lo scopo finale è sempre quello di ripristinare la funzionalità normale delle strutture compromesse con un approccio globale.
Quando una persona subisce un colpo di frusta, l’impatto si ripercuote sulle strutture cervicali e lombo-sacrali, infatti il paziente spesso lamenta dolore alla parte bassa della schiena e questo è uno dei punti dove interviene l’osteopata. Durante il colpo di frusta, il movimento di flessione ed estensione della colonna vertebrale – movimento fisiologico grazie alla forma delle vertebre e dei legamenti – contribuisce in parte a dissipare l’energia cinetica in eccesso, ma allo stesso tempo la velocità e l’intensità di tale movimento risultano lesive.
Qui l’osteopata deve tenere conto della dinamica dell’incidente accorso: da dove è venuto il colpo? Che tipo di movimento ha subito la schiena? Se il paziente era in auto, il mezzo ha sbandato o ruotato? Che tipo di sollecitazioni sono intervenute sugli organi interni e sulle strutture nervose? Quali sintomi manifesta il paziente (nausea, vertigini, cefalea, dolore agli arti, formicolii, dolore irradiato al collo…?).
Le manipolazioni osteopatiche nel colpo di frusta
Prendendo in considerazione le sopracitate variabili (compito non semplice e che richiede quindi un approccio multidisciplinare), l’osteopata eseguirà le manipolazioni necessarie a comprendere quali sono le strutture perturbate: non è raro riscontrare limitazioni a livello sacrale, rigidità vertebrali o dorsali, lombo-sciatalgie o problemi al cingolo pelvico, anche dopo molto tempo dall’incidente.
L’osteopata non si limita a valutare la mobilità cervicale, ma adotta un metodo globale, agendo con manipolazioni articolari, viscerali oppure con tecniche cranio-sacrali. Considerando il soggetto nella sua globalità, il trauma da colpo di frusta si inserisce in un quadro più ampio nel quale vengono trattati il distretto cranio-sacrale, le ossa (clavicole, sterno, costole), gli organi interni (il fegato essendo un organo di grandi dimensioni ed a diretto contatto con le costole subisce il trauma più degli altri organi), i sensi (specialmente la vista) e, in alcuni casi, il dolore cronico.
Purtroppo, molto spesso il colpo di frusta non riceve l’attenzione che dovrebbe, perché viene sottostimato oppure perché interviene la sensazione che si tratti solo di “sindrome da rimborso assicurativo”. Se il trauma non viene risolto, a distanza di tempo può comparire artrosi della porzione media delle vertebre cervicali, perché insieme allo sparire dei sintomi non sparisce anche il problema alle vertebre.