Osteopata e chiropratico, facciamo chiarezza sulle differenze

Ti è piaciuto il nostro post?

Le piccole grandi differenze tra osteopatia e chiropratica

Nel grande mondo delle medicine alternative, molto spesso è difficile orientarsi e comprendere quali siano le effettive differenze tra i diversi approcci, differenze che a volte sono molto sottili e poco chiare per i profani della materia.

Osteopatia e chiropratica sono due terapie manuali molto simili, ma al contempo profondamente diverse, almeno per quanto riguarda nascita e ispirazione.

I presupposti sono gli stessi, in quanto sia osteopatia che chiropratica hanno l’obiettivo di ristabilire il naturale benessere dell’organismo attraverso la manipolazione dello stesso, che è in grado di rimuovere gli ostacoli al raggiungimento dell’omeostasi; entrambe quindi hanno come fine il benessere e il mantenimento della salute, che si presuppone l’organismo sia in grado di creare di per sé, in assenza di ostacoli al suo raggiungimento.

differenza osteopata e chiropraticoIl corpo, secondo un approccio olistico comune a entrambe le scienze, sta bene quando esiste un equilibrio tra la mente, le emozioni e il fisico. Mentre però l’osteopatia basa tutte le proprie tecniche sulla manipolazione della struttura (sistema cranio-sacrale, viscerale e strutturale), la chiropratica si concentra soprattutto sul sistema nervoso centrale, nella fattispecie la colonna vertebrale che lo contiene e dalla quale si diramano tutti i nervi. Il fondatore della chiropratica, il dottor Palmer, fu allievo del fondatore dell’osteopatia, il dottor Still, per cui si può dire che le due tecniche abbiano una base comune, sebbene nel tempo si siano distanziate l’una dall’altra; in particolare la chiropratica ha assunto una direzione più neurologica, mentre l’osteopatia ha mantenuto un approccio piuttosto ampio. Il chiropratico quindi opera manipolando la colonna vertebrale, l’osteopata invece si occupa di tutto l’organismo che come già detto è suddiviso in tre macro-aree (sistema cranio sacrale, viscerale e strutturale). Gli obiettivi sono gli stessi, così come i disturbi che possono essere curati (dolore cronico, ansia, difetti posturali e comportamentali, neuropatie ecc); cambia solo la modalità con la quale si affronta il disturbo, perché l’osteopata basa i propri trattamenti sulla manipolazione delle zone che si suppone siano la causa dello squilibrio, mentre il chiropratico riconduce il disturbo ad un turbamento del sistema nervoso centrale che ha sede nel cranio e nella colonna vertebrale. Nessuna delle due scienze può risolvere la malattia, ma entrambe possono però trattare le disfunzioni che ne sono la causa.

Quale medicina naturale scegliere? In realtà nessuna è meglio dell’altra

Spesso tra i pazienti sorge confusione su a quale delle due medicine complementari affidarsi per risolvere i propri problemi. In realtà, nessuna delle due è migliore o superiore all’altra: tutto dipende da come il paziente si approccia al proprio disturbo e all’obiettivo che vuole ottenere, considerando che l’osteopatia ha forse un approccio più globale e completo che non si riduce alla sola colonna vertebrale. Nessuno vieta al paziente di recarsi da un osteopata o da un chiropratico allo stesso momento, tenendo presente però le diversità del trattamento: mentre per risolvere un disturbo da un osteopata occorrono solitamente 5-6 sedute da 30-40 minuti, il chiropratico effettua un maggior numero di sedute (10-12) di durata breve (10-15 minuti). Sono entrambe pratiche salutari e naturali con un valore ed una efficacia proprie e la migliore è semplicemente quella che fa stare meglio il paziente. L’importante è rivolgersi a un professionista diplomato, dato che in Italia non essendo ancora professioni regolamentate, può capitare di imbattersi in persone non qualificate che potrebbero addirittura danneggiare il paziente.

Potrebbe interessarti

osteopatia pediatrica per i più piccoli
Osteopatia

L’osteopatia pediatrica per i più piccoli

La prevenzione è più importante della cura, soprattutto nei bambini L’osteopatia pediatrica, ovvero le manipolazioni osteopatiche effettuate su bambini e neonati, rappresenta un perfetto caso